A Venezia, gli scavi archeologici di Torcello riportano l’attenzione sulla storia culturale e artistica di un aspetto meno conosciuto della città lagunare. Approdando a Torcello sembra di entrare in una dimensione mistica, sicuramente diversa da quella gioiosa di Murano e Burano. Pace, Poche case e campi coltivati dominati dalla Chiesa, così sobria e così solenne.
Gli affreschi rinvenuti a Torcello sono emersi durante un restauro destinato al sostegno delle strutture murarie della Chiesa di Santa Maria Assunta. Come fa notare l’università Ca’Foscari, la vecchia definizione di chiesa Veneto-Bizantina va ora certamente integrata con “Carolingia”. Scopriamo perché…
Esiste una Venezia sotterranea?
Quando si pensa ad uno scavo archeologico ci si immagina di scendere sotto il livello del pavimento. A Venezia, nonostante si tratti di una laguna, non mancano gioielli sotterranei, sconosciuti ai più. Si tratta spesso di Cripte medievali, la cui architettura ricorda quella della Basilica di San Marco. La loro funzione era quella di conservare le reliquie dei Santi.
Nel caso della chiesa dell’Assunta, si parla di “scavo aereo”, peculiarità del ritrovamento. Questa volta gli affreschi medievali si trovano a 10 metri di altezza, e si guadagnano il primo posto tra le pitture più antiche di Venezia.
I nuovi affreschi Medievali
Svuotando la contro-volta della cappella del SS. Sacramento, che ospita un meraviglioso mosaico del XI secolo, sono apparsi dei tratti di pennello inattesi, che risalgono al IX secolo. Gli studi compiuti dall’Università Ca’Foscari confermano la datazione dell’edificio. Gli archeologi si sono trovati di fronte a frammenti; gli affreschi infatti si sono deteriorati per numerosi motivi. Questo non vieta di riscostruirne le iconografie, confermate a volte da iscrizioni. Si immaginano colori vividi che ricoprivano uniformemente tutte le superfici. I pannelli con le storie religiose erano incorniciati da festoni con cornucopie, animali e melograni.
Oltre agli affreschi, sono emersi anche un ciborio del IX secolo e resti di un’abside del VII secolo. Fu il Vescovo Orseolo che nel XI secolo chiamò mosaicisti di Bisanzio per far “brillare” la Serenissima e consegnarci Torcello come l’abbiamo ammirata fino ad oggi.