Visitando lo stravagante Quartiere Coppedè abbiamo la dimostrazione di quanto Roma possa sorprendere. Ve ne offriamo una breve descrizione, sperando che si trasformi nel motivo per una visita fuori dai percorsi dalla Roma classica, che sia essa autoguidata o condotta da una guida professionale.
Coppedè è un complesso di palazzine liberty a due passi dal centro di Roma, costruite per la Borghesia romana dei primi del 900. Il punto di riferimento più vicino è Piazza Buenos Aires, Liberty è una definizione riduttiva per queste architetture che alcuni trovano kitsch e altri, prendendo in prestito un’aggraziata definizione francese, un effetto “pastiche”.
Da dove deriva il nome del Quartiere Coppedè?
Si tratta, in realtà, di una porzione del Quartiere Trieste, ma il risultato è talmente unico che l’appellativo se lo guadagna di diritto! L’estroso architetto fiorentino Gino Coppedè lo progettò mescolando volutamente Liberty e Art Decò, con accenni all’ arte greca, medievale, gotica e barocca, e inserendo cornici e modanature di traventino che ricordassero l’antica Roma. Grande accademico e artista, Coppedè lasciò l’opera incompiuta a causa della sua morte a quasi 61 anni nel 1927. Ebbe comunque il tempo di regalarci numerose citazioni, come una deliziosa Madonnella romana con il bambinello che ci invita ad esplorare il quartiere.
La Fontana delle Rane e i Beatles
Via Dora, che apre sulla festosa scenografia, è probabilmente l’unica strada al mondo illuminata da un grande lampadario di ferro. Si può trascorrere mezz’ora solo per scorgere gli innumerevoli dettagli dell’arco che lo sostiene e che collega i Palazzi degli Ambasciatori. Su un pilastro di destra noterete la “firma” dell’architetto.
Dopo pochi passi ci si trova nel cuore del quartiere, una deliziosa piazza romana in perfetto stile Barocco. La centrale fontana delle rane è un omaggio alle più celebri fontane del centro, in particolare alla fontana delle tartarughe del Bernini al Ghetto. A pochi metri, sulla via Nomentana si trova il “Piper” dove nel ’65 i Beatles, tennero un concerto che battezzarono con un chiassoso bagno tra le rane di marmo. Non furono i primi visitatori stranieri a restare affascinati dalle nostre belle fontane!
I Villini Delle Fate
Ma è alzando gli occhi che si comprende perché registi come Dario Argento o Nanni Loy abbiano scelto questa scenografia per i loro film. Sulla piazza si affacciano gli edifici abitati più bizzarri che si possano immaginare, come la palazzina del ragno in stile assiro-babilonese e gli asimmetrici Villini delle Fate. Nelle decorazioni della prima, l’architetto allude all’operosità simboleggiata da vari elementi e principalmente da un grande ragno dorato che tesse la sua tela. I Villini delle Fate, circondati da deliziosi giardinetti sono una vera e propria opera d’arte sapientemente forgiata con un mix di materiali. Le facciate sono affrescate omaggiando Roma, Firenze e Venezia, con citazioni immediatamente riconoscibili.
Visitare Coppedè
Per chi ancora non lo conosce, abbiamo aperto una piccola finestra su un luogo poco frequentato anche in piena stagione turistica. Entrando a Coppedè si ha l’impressione che Roma lo voglia proteggere come se fosse un prezioso scrigno riccamente decorato con simboli, stemmi ed un tripudio di fiori ed animali di ogni tipo. Portateci i vostri bambini e cogliete l’occasione per una passeggiata divertente!